GIULIA ZAVARONI
Relazione genitore-figlio
Possiamo intendere la genitorialità come uno spazio psicodinamico che inizia a formarsi nell’infanzia quando a poco a poco interiorizziamo i comportamenti, i messaggi verbali e non-verbali, le aspettative, i desideri, le fantasie dei nostri genitori. Le immagini genitoriali interne fanno parte della costruzione strutturale psichica di ciascun individuo e assumono importanti funzioni di guida dell’equilibrio psico-sociale.
La genitorialità rappresenta il momento evolutivo più maturo della dinamica affettiva in cui convergono tutte le esperienze, le rappresentazioni, i ricordi, le convinzioni, le fantasie le angosce e i desideri della propria storia affettiva.
Il termine genitorialità quindi non coinvolge l’essere genitori reali ma è uno spazio psicodinamico autonomo che fa parte dello sviluppo di ogni persona.
L’evento reale della nascita di un figlio, attiva in un modo particolare e molto intenso questo spazio mentale e relazionale, rimettendo in circolo tutta una serie di pensieri e fantasie legati in particolare al proprio essere stati figli, alle modalità relazionali ritenute più idonee, ai modelli comportamentali da avere e come ogni compito evolutivo, come ogni stadio è una fase della propria crescita psicologica e relazionale che può essere contrassegnata da ambivalenze, difficoltà, contraddizioni, ricerche, crisi, integrazioni che possono essere esplorate e comprese.