GIULIA ZAVARONI
Attacchi di panico
La persona che vive l’esperienza del panico cerca una ragione alla propria sofferenza, una spiegazione organica, medica, eppure l’attacco di panico ha una funzione ben precisa, quella di essere un campanello di allarme, che funge da protezione alla persona e suggerisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto.
Gli individui che soffrono di attacchi di panico, hanno in comune di avere o aver avuto, intensi sintomi fisici accompagnati dalla paura (ansia anticipatoria) di essere schiacciati da una condizione di paura della paura e di vivere con il terrore di stare male.
Gli attacchi di panico, possono essere intesi come paura senza oggetto. Il fatto che spesso gli attacchi insorgano in momenti di apparente tranquillità contribuisce al senso di impotenza e di paura che può portare a un iper controllo verso se stessi, disinvestendo nel rapporto con gli altri e generando un senso di solitudine e isolamento.
Si tratta dunque di momenti in cui il rapporto mente-corpo si interrompe, generando nell'individuo la paura di essere attaccato da qualcosa che non gli appartiene. E' dunque necessario, recuperare quel livello di integrazione mente-corpo che permetta di conoscere e ripensare il rapporto con se stesso e con gli altri.